La Casa di cura

L’Hospice San Antonio da Padova, eroga un servizio di cure palliative, in regime residenziale e/o domiciliare, rivolto ai pazienti con malattia in fase avanzata. I bisogni dei pazienti e delle loro famiglie vengono soddisfatti con un’assistenza multidisciplinare che prevede l’intervento di figure professionali diverse quali: medico, infermiere, psicologo, fisioterapista, assistente sociale, assistente spirituale e con il contributo dei volontari. Solo in questo modo è possibile offrire una risposta globale alle necessità dei pazienti sulla scia di quell’approccio olistico cardine etico e pratico della medicina palliativa.
L’unione fattiva di diverse professionalità, strutturate su linee gerarchiche orizzontali, avvolge e coinvolge l’insieme paziente -famiglia: un saldo e corretto rapporto interdisciplinare è alla base dell’efficacia dell’assistenza. Il nostro centro assiste i pazienti in due modalità differenti: residenziale (Hospice) e domiciliare. La scelta della modalità di erogazione del servizio è il frutto di una attenta valutazione delle condizioni cliniche, sociali, culturali ed ambientali del paziente, nonché delle preferenze espresse dal malato sul “luogo di cura.”
In presenza di un valido supporto familiare è preferibile optare per l’assistenza domiciliare, che permette un’ottimale salvaguardia delle risorse psicologiche ed affettive del paziente. Il paziente viene seguito al proprio domicilio dall’èquipe della struttura attraverso una assistenza quotidiana ed una reperibilità medica telefonica attiva 24 ore su 24 (telefono 338 9540188). Il ricovero in Hospice diviene fondamentale allorché le condizioni cliniche, familiari o ambientali nel corso dell’iter assistenziale divengano non più idonee per una corretta gestione del paziente a domicilio. L’Hospice offre alle famiglie anche la possibilità di ricoverare temporaneamente il proprio congiunto (ricovero di sollievo).

La struttura articolata in quattro piani offre a tutti i degenti la possibilità di soggiornare in stanza singola, corredata di un letto per il paziente, più un ulteriore letto o divano letto a disposizione dei familiari così da permettere la permanenza notturna di un accompagnatore, servizi igienici, tv, impianti per l’erogazione dell’ossigeno e per la aspirazione. A ciascun assistito poi, viene lasciata la possibilità di poter ulteriormente arredare la stanza con oggetti personali.

Sono inoltre presenti due cucine/tisanerie in cui i familiari ed ospiti hanno libero accesso. Al piano terra è presente una sala comune per familiari e pazienti. I degenti ricoverati hanno la possibilità di scegliere, sia per il pranzo che per la cena fra tre possibili menù che vengono regolarmente proposti il giorno precedente. E’ inoltre possibile scegliere i pasti nel rispetto del proprio credo religioso. Il pasto è garantito inoltre anche ai familiari / amici che sostano in visita dal paziente.

Quando il malato non è autosufficiente viene aiutato dai nostri addetti ad assumere i pasti con regolarità e particolare attenzione è posta nei riguardi di tutti quei pazienti privi di “entourage” familiare

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito le cure palliative come la “cura integrale e attiva dei pazienti la cui malattia non risponde piu’ al trattamento curativo” (1990).

In accordo con questa definizione, lo scopo delle cure palliative deve essere quello di migliorare/salvaguardare la qualità di vita del malato e della sua famiglia: in quest’ottica, oltre al controllo dei sintomi, acquista assoluta rilevanza l’attenzione alla dimensione psicologica – sociale – spirituale del paziente.

Le cure palliative hanno le seguenti caratteristiche:

  • affermano la vita e considerano la morte come un processo naturale.
  • non affrettano né posticipano la morte.
  • sollevano il paziente dal dolore e dagli altri sintomi che lo affliggono.
  • offrono un sistema di supporto per aiutare il paziente a vivere più attivamente possibile fino alla morte.
  • offrono un sistema di supporto per aiutare la famiglia a far fronte alla malattia del paziente e durante il lutto.
I pazienti in assistenza domiciliare sono quotidianamente visitati dall’équipe di cure.

E' sempre possibile passare dal regime di assistenza domiciliare a quello residenziale, secondo il criterio di fornire una assistenza flessibile: esistono situazioni psico-sociali e fattori ambientali che non consentono un regolare svolgersi delle cure a domicilio: in questi casi è preferibile ricoverare il malato affinché egli riceva le cure nel modo più idoneo ed i familiari si sentano “sollevati” (“respite care” o ricovero di sollievo). Lo psicologo dell’Hospice San Antonio da Padova, per coloro che lo desiderano e ne facciano espressa richiesta, offre gratuitamente assistenza nella fase di elaborazione del lutto.

Tutti gli operatori che intervengono con competenze diverse sul percorso di cura del paziente hanno e perseguono come unico obiettivo la migliore qualità di vita possibile del paziente e dei suoi familiari.
In Hospice troverete diversi operatori che si prenderanno con voi, cura dei degenti.
L’Hospice è concepito come la continuità della propria casa: è il luogo in cui offrire al malato ed alla famiglia sicurezza ed attenzione.
La famiglia è parte integrante dell’unità di cura e di gestione del malato insieme al personale dell’Hospice ed è considerata come il perno delle cure palliative poiché è allo stesso tempo “parte dell’èquipe curante” e “soggetto in cura”.

L’equipe multi professionale è composta da: 

  • Il medico: si occupa della cura dei sintomi del paziente, offre sostegno al sistema paziente – famiglia e fa da trade union con le altre figure professionali coinvolte nel progetto terapeutico. 
Il personale medico rilascia, su richiesta degli interessati, le relazioni cliniche inerenti lo stato di malattia per gli usi consentiti dalla legge.
Si prega di farne richiesta con almeno 2 giorni di anticipo.

  • La psicologa: offre sostegno agli operatori dell’èquipe e al sistema malato - famiglia, sia in fase assistenziale che successivamente, nell’elaborazione del lutto. In struttura è disponibile un servizio di psicologia che potrà essere attivato direttamente dal paziente e dai suoi familiari, chiamando ai numeri dell’hospice;
  • Il fisioterapista: l’hospice si avvale della collaborazione del fisioterapista che agisce in riferimento alla diagnosi ed alle prescrizioni mediche, elaborando e attuando autonomamente interventi terapeutici specifici. Partecipa in èquipe, alla definizione dei programmi di recupero; propone l’adozione di eventuali presidi ed ausili e ne verifica l’efficacia. Provvede all’educazione dei familiari per la mobilizzazione del malato. 
  • L’assistente sociale: collabora con l’equipe nelle situazioni di fragilità del sistema paziente - famiglia e si può contattare sia direttamente che chiamando i numeri dell’Hospice;
  • I volontari: l’hospice S. Antonio  si avvale della collaborazione di volontari che gratuitamente offrono momenti di ascolto e di sollievo alle unità sofferenti, all’interno di un contesto informale ed amicale. 
Il modello assistenziale dell’hospice segue i seguenti principi:

  • globalità: la strategia assistenziale è basata su un approccio che considera la persona nella sua visione generale e non si focalizza sulla patologia prevalente, attraverso una presa in carico complessiva da parte dell’èquipe multi professionali, con meccanismi di condivisione e partecipazione al percorso di cura;
  • personalizzazione: La strategia assistenziale personalizzata, tiene conto di ciò che distingue una persona da un’altra dal punto di vista fisico, psicologico e relazionale, considerando come ricchezza la variabilità soggettiva con cui ci si confronta;
  • tempestività della risposta: comporta la capacità di leggere con rapidità i bisogni di assistenza, valutare tempestivamente i problemi prioritari presenti o potenziali ed operare con tempestività; 
  • informazione al paziente ed ai parenti (caregiver): per migliorare la consapevolezza e il coinvolgimento per una vera ”alleanza terapeutica”.
  • formazione dei professionisti: l’attenzione alla formazione ed all’organizzazione periodica di momenti di incontro tra professionisti contribuisce ad elevare la competenza e la professionalità;
  • protocolli di cura: a partire dalle linee guida delle società scientifiche nazionali (sicp) ed internazionali (eacp etc) come base per la definizione dei protocolli diagnostico -terapeutici ed assistenziali efficaci.
Inoltre in Hospice:

  • non ci sono limiti alle visite dei parenti ed amici e di notte è permesso ad un familiare di sostare accanto al proprio congiunto;
  • ai pazienti possono essere accordati, previo consenso del medico, permessi di uscita di breve durata, esclusivamente in presenza di un accompagnatore, che se ne assumerà la responsabilità. L’uscita verrà registrata in cartella clinica;
  • l’allestimento della camera ardente avviene 2 ore prima della partenza del servizio funebre. L’accesso alla camera mortuaria è possibile al momento dell’exitus dalle ore 08.00 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 sino alle ore 16.00;
  • è assolutamente vietato fumare nelle stanze di degenza e negli spazi chiusi della struttura, ai sensi dell’ attuale normativa vigente.
A tutti è garantita la possibilità di svolgere funzioni religiose secondo la propria fede e su richiesta vi è anche la possibilità di avere supporto religioso.
La struttura è provvista di copertura assicurativa o di altre analoghe misure per la responsabilità civile verso terzi e per la responsabilità civile verso prestatori d’opera, ai sensi dell’articolo 27, comma 1-bis, del decreto-legge 24 giugno 2014, n.90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n.114, anche per danni cagionati dal personale a qualunque titolo operante presso le strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche e private.